Gentile Direttrice,
mi sia consentito auspicare che l'illustre concittadino Alfonso Sardella - vox populi -sia più adeguatamente ricordato e omaggiato. Non si può "liquidare" la figura di questo poeta dialettale con l' apposizione di una semplice targa commemorativa in Piazzetta del Sole, com'è avvenuto lo scorso febbraio. Certo, meglio che niente, ma ci vuole di piu'. Per importanza, Alfonso Sardella è paragonabile a predecessori del calibro di Guglielmo Cameli e Luigi Brigiotti. Pertanto, a mio modesto avviso, l'istituzione di un "Premio di poesia dialettale Alfonso Sardella” sarebbe il meritato riconoscimento al valore di questo amatissimo poeta che ha toccato le corde più profonde del cuore dei teramani. A tal uopo si auspica, quindi, che l'Assessorato alla cultura del Comune di Teramo, Teramo Nostra - di cui egli fu uno dei fondatori -, associazioni culturali varie o di altro genere, poeti, critici letterari, eccetera giudichino positivamente quest'idea e si attivino per la sua realizzazione, magari entro aprile del prossimo anno, mese di nascita di Alfonso Sardella, le cui poesie ricordano, addirittura, all' autorevole critico letterario di questa testata, Massimo Ridolfi, come sostiene in un articolo del 16 ottobre 2023, quattro potenti versi del grande poeta nordirlandese Seamus Heaney, premio Nobel per la letteratura 1995.
Cordialità. Domenico Crocetti