“In merito alle dichiarazioni del presidente del Città di Teramo Filippo Di Antonio, pur nel massimo rispetto della persona e nella considerazione del lavoro che ha svolto e sta svolgendo con tutta la società, abbiamo il dovere di smentire quanto dichiarato in merito alla data del 1 luglio. Sulla questione stadio l’Amministrazione si è espressa più volte, rappresentando correttamente e con trasparenza tutto il percorso che si sta portando avanti per la risoluzione della convenzione e la riconsegna della gestione sportiva alla città. Pertanto si eviti di affermare cose non vere e di parlare per conto dell’Amministrazione”.
Così il Sindaco Gianguido D’Alberto e l’Assessore allo sport Alessandra Ferri, che intervengono su quanto affermato in conferenza stampa dal presidente della squadra di calcio della città per fare chiarezza.
“Il presidente Di Antonio e i tifosi sanno benissimo che stiamo lavorando per consentire al Città di Teramo di giocare il prossimo campionato al Bonolis e con il gestore ci stiamo confrontando costantemente per raggiungere questo obiettivo, tanto da aver raggiunto un accordo di massima come confermato dallo stesso gestore – proseguono il primo cittadino e l’Assessore Ferri – l’Amministrazione parla per atti e per comunicazioni ufficiali e quando la situazione sarà definita lo comunicheremo come abbiamo sempre fatto, parlando direttamente alla Città e ai tifosi. Il presidente Di Antonio, così come i nostri tifosi con cui abbiamo un dialogo costante, conoscono benissimo il nostro impegno e possono stare tranquilli: daremo tutto il supporto possibile per gestire al meglio le prossime stagioni sportive e stiamo lavorando, insieme al gestore, per raggiungere l’obiettivo di far giocare la squadra al Bonolis a partire dal prossimo campionato, come abbiamo affermato pubblicamente e chiaramente in ogni occasione”. Fin qui la nota del Comune e del Sindaco D'Alberto emessa dopo le dichiarazioni rilasciate a certastampa da Franco Iachini (leggi qui).
Il Club Biancorosso sconcertato dal "teatrino" scrive in un post su facebook: "In un momento così decisivo e al tempo stesso delicato, ad un passo da un traguardo che solo pochi mesi fa sembrava pura utopia, sarebbe il caso che tutti gli attori interessati alla risoluzione di questa umiliante problematica optassero per un profilo il più basso possibile, sotterrando, almeno per una volta, l'ascia della battaglia politica, delle inutili forzature e delle futili provocazioni.