Maxi operazione anti-prostituzione tra Martinsicuro, Villa Rosa ed Alba Adriatica partita all'alba a cura delle Squadra Mobile e coordinata dalla procura di Teramo: 29 appartamenti sotto sequestro per un valore record di oltre 3 milioni di euro; 23 persone indagate, tra proprietari e locatori,131 prostitute domenicane, ucraine, cinesi, brasiliane, spagnole e italiane, di cui 10 sottoposte a provvedimento di espulsione. Sono questi i numeri dell'operazione illustrata oggi dal procuratore Antonio Guerriero, al fianco del titolare del caso, il pm Stefano Giovagnoni, e dal questore, Giovanni Febo, accanto al capo della Mobile, Gennaro Capasso. L'inchiesta sul favoreggiamento della prostituzione,iniziata a gennaio scorso, ha fatto emergere un collaudato sistema fatto da intermediari, proprietari di appartamenti, non solo del posto, figure che mettevano on line le foto delle giovani prostitute e coordinavano gli appuntamenti. Un fenomeno di allarme sociale che flagella soprattutto Villa Rosa e che, come noto, per anni è stato ripetutamente oggetto di denuncia da parte di cittadini, comitati di quartiere, e sindaci. Proprio i residenti dei condomini interessati dalle indagini hanno fornito un prezioso contributo. La Mobile ha scoperchiato, tramite pedinamenti, intercettazioni e appostamenti, un collaudato sistema di favoreggiamento della prostituzione che vede, tra i principali protagonisti, i proprietari degli appartamenti sequestrati e chi li affittava per trasformali in case del sesso. "Sex in House", non a caso, è stata ribattezzata l'inchiesta. E nel corso del blitz partito all'alba sono state trovate prostitute e clienti all'interno degli appartamenti. Il sistema dell'adescamento della clientela prevedeva il contatto telefonico sulle utenze pubblicizzate, on line, con tanto di fotografia della giovane prostituta, e con tanto di dettagliato ventaglio di prestazioni offerte dalle singole donne oltre, chiaramente, a fornire precise indicazioni per raggiungere la "casa del sesso". GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI)