Sotto una buona stella e altre Storie Naturaliè la prima personale di Francesco Mussida a Teramo. La mostra, dal 15 al 24 giugno nella sala espositiva di via Nicola Palma, comprende oltre 50 stampe originali ai sali d’argento realizzate a mano con tecniche antiche e interamente analogiche. Le stampe ai sali d’argento, come oggetto tangibile in grado di testimoniare l’incontro fra la luce e la materia, trovano una corrispondenza simbolica con fossili e impressioni di vegetali portate in esposizione da Alessandro Paterna del Museo Paleontologico e Centro Erpetologico OPHIS di Teramo. Fotografie, fossili e impressioni sono state accostate in virtù di un’analogia che rende tutti questi oggetti ascrivibili a ciò che è in grado di testimoniare, documentare o tramandare: sono di fatto tutte tracce di qualcosa che c’è stato nel tempo e nello spazio e sono in grado di raccontare storie naturali. Tutti gli scatti presentati in questa mostra sono stati realizzati con macchine fotografiche analogiche e le stampe ai sali d’argento sono state realizzate in camera oscura con procedimenti interamente manuali. Lavorare in analogico significa lasciare aperta una porta allo scorrere del tempo. Ogni caratteristica dello scatto analogico viene sublimata con il lavoro in camera oscura e diventa un indizio specifico del qui ed ora vissuto durante lo scatto, durante lo sviluppo della pellicola e infine della stampa. La missione alla base di questa scelta è quella di preservare uno spazio naturale tra l’osservatore e il soggetto osservato, evitando qualsiasi tipo di interpretazione digitale della realtà, mantenendo sempre coinvolte variabili come la luce, il tempo e le emozioni. Nella serata dell’inaugurazione interverranno l’assessore alla cultura del Comune di Teramo Antonio Filipponi, il direttore della riserva dei calanchi di Atri Adriano De Ascentiis, e il presidente del Centro Studi Cetacei Vincenzo Oliveri. Francesco Mussida svolgerà 2 workshop sulla fotografia analogica presso la Sala esposizioni. Le date e gli orari saranno pubblicati sulla pagina dedicata alla mostra