Sono 150 i chilogrammi di hashish e 200
mila euro in contanti sequestrati in flagranza nel corso delle
indagini della Guardia di finanza di Bari e del Servizio centrale
operativo (Sco) e del Gruppo Investigazioni criminalità organizzata
(Gico) delle Fiamme gialle che questa mattina hanno eseguito 31 misure
cautelari, nei confronti di altrettante persone, (di cui 15 in
carcere, 14 agli arresti domiciliari e 2 destinatari dell'obbligo di
dimora) residenti nelle province di Bari, Bat, Foggia, Teramo e
Chieti, oltre a un decreto di sequestro preventivo di beni per un
valore di circa 2 milioni di euro. Dalle prime luci dell'alba, i
finanzieri del Comando Provinciale e del Servizio Centrale
Investigazione Criminalità Organizzata con il supporto del locale
Reparto Operativo Aeronavale e di personale del Comando Provinciale
della Guardia di Finanza di Foggia hanno eseguito l'ordinanza, emessa
dal gip del Tribunale barese su richiesta della Direzione Distrettuale
Antimafia. Devono rispondere, a vario titolo, per i reati di
associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti o
psicotrope, nonché produzione, traffico e detenzione illeciti delle
stesse. Il gruppo criminale avrebbe avuto come sede operativa la
provincia di Foggia e propaggini in quelle di Bari e Bat.
Il centro degli affari era Orta Nova,
in provincia di Foggia, dove il clan Gaeta è da tempo operativo.
Ma l'attività del gruppo si espandeva anche alle province di
Barletta-Andria-Trani, Bari, Teramo e Chieti. Una presunta
organizzazione criminale è stata smantellata oggi nel corso di
una operazione della Guardia di finanza di Bari sfociata
nell'esecuzione di 31 misure cautelari emesse dal gip di Bari
Rosa Caramia su richiesta della Procura distrettuale antimafia:
29 arresti (15 in carcere, 14 ai domiciliari) e due obblighi di
dimora.
Oltre ai provvedimenti restrittivi, è stato disposto anche il
sequestro di beni del valore di oltre 2 milioni. Secondo gli
inquirenti, il presunto sodalizio aveva una "elevata capacità
organizzativa", una "rilevante disponibilità di mezzi finanziari
e strumentali", oltre a disporre di una "cassa comune e di una
vera e propria 'contabilità di esercizio'", come scrive la
finanza in un comunicato.
Agli indagati sono contestati i reati di associazione
finalizzata al traffico di stupefacenti, oltre che produzione,
traffico e detenzione illecita di droga. Tra gli arrestati
Andrea Gaeta, 53enne nipote del boss di Orta Nova Francesco e
già imputato per un tentato omicidio, Michele e Mariano
Scuccimarra (61 e 33 anni) e Michele Aghilar (40 anni), i
principali indagati.
Le indagini, iniziate nel maggio 2019 come stralcio di
un'altra inchiesta su un gruppo criminale di Bari vecchia, sono
state coordinate dalla Dda.