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Screenshot_2024-06-14_alle_18.29.26.pngOra la Asl di Teramo può
vendere l'ex Ospizio marino di Giulianova, l'imponente e storica
struttura in gran parte fatiscente sul lungomare Zara. Nella
riunione di ieri la giunta regionale guidata dal governatore
Marco Marsilio ha dato il proprio via libera all'operazione,
consentendo di modificare l'attuale destinazione ad uso
sanitario.
A comunicarlo è stata la stessa giunta, annunciando che, su
proposta dell'assessore alla Salute Nicoletta Verì, ha "preso
atto della delibera della Asl che richiede la declassificazione
a bene disponibile dell'immobile denominato Ospizio marino a
Giulianova, in quanto non più utilizzato" e ha autorizzato "la
Asl all'utilizzo anche a titolo oneroso dell'immobile".
Nei mesi scorsi erano stati il direttore generale della Asl
Maurizio Di Giosia e il sindaco giuliese Jwan Costantini a
parlare pubblicamente dell'intenzione dell'azienda sanitaria di
vendere l'edificio, annunciando un'asta il cui ricavato -
stimato inizialmente in circa cinque o sei milioni di euro -
sarebbe stato reinvestito nelle altre strutture sanitarie della
città. Il primo cittadino aveva anche aperto alla possibilità di
consentire l'insediamento di una struttura ricettiva o
alberghiera. Sull'ex Ospizio marino, però, ci sono vincoli
paesaggistici e storici. Le condizioni attuali e il futuro della
struttura sono quindi da tempo al centro del dibattito giuliese.
La Asl di Teramo, nel frattempo, si è già adoperata per liberare
l'ex Ospizio marino. Nel gennaio scorso, infatti, ha portato via
dalla storica struttura il suo distretto sanitario: sono finiti
all'interno della Rsa di Bivio Bellocchio gli ambulatori
dermatologici, odontoiatrici e oculistici, ma anche gli
sportelli 'di scelta e revoca', gli uffici amministrativi e la
commissione invalidi civili, mentre gli uffici del Siesp e
l'ambulatorio vaccinale sono stati traslocati nell'ospedale
giuliese. Ancora oggi, sul cancello di via dell'Ospizio marino
compare il cartello che informa della chiusura del distretto
sanitario. All'interno, nel piazzale, ci sono mezzi e strutture
mobili della Croce rossa italiana.