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tribunale 1024x374Spettabile redazione, la giustizia italiana è un meccanismo capace di bloccarsi a tempo indeterminato a causa del solito granellino di sabbia penetrato tra i suoi ingranaggi. Causa alimentare a favore di minori. La procedura, semplice e veloce sulla carta, si blocca inaspettatamente perché il giudice assegnatario è in maternità. Interdizione obbligatoria dal lavoro: bene, ma allora si sostituisca magistrato per non costringere il cittadino ad attese lunghe e snervanti. La sostituzione avviene ma viene designato un giudice non competente per quel tipo di causa e difatti lo stesso rimette il fascicolo nelle mani del presidente di sezione. Quest'ultimo ancora non provvede ma nel corso di un colloquio informale con il difensore del ricorrente rivela che il magistrato in maternità non può essere sostituito perché il sistema a suo dire non lo consentirebbe aggiungendo che comunque la causa è troppo recente e pertanto non si possono pretendere decisioni rapide. Si badi: questa è una causa alimentare a favore di due minori. Non può aspettare è ovvio, ma il Tribunale di Teramo sembra non capirlo dimentico di numerose circolari del csm le quali ribadiscono a piu o riprese che i termini per il deposito delle sentenze vanno sempre rispettati anche in presenza di esenzioni temporanee dal lavoro: basta operare le dovute sostituzioni. A Teramo tutto ciò sembra impossibile o comunque assai difficile. Faccio appello alle massime Autorità del Tribunale ciascuna per quanto di sia competenza per uscire da una impasse che contraddice il principio di ragionevole durata.

Paolo De Nuzzo