A Campli si nutre la pace attraverso il dialogo interculturale.
Nella sala yoga del centro anziani del borgo teramano tra i piú belli d'Italia, sabato 29 giugno sarà possibile ascoltare, dalle ore 18, le parole del Ven. Maestro Tibetano Lama Sherap su un tema bollente come mai in questa nuova epoca di guerre. Il confronto con le vicine visioni orientali si rivela occasionalmente un momento di profonda crescita per gli occidentali che sanno comprendere la differenza tra spiritualità e religione.
Infatti, laddove il diverso credo divide, unisce lo stesso sentire.
Sentirsi parte di un'unica Terra, fratelli di una sola umanità è il concetto chiave per vedere le similitudini attraversati i confini, che devono rimanere tali e non diventare limiti. Tra i vari modelli e insegnamenti delle scuole buddiste, quello della pace rimane un principio cardine, un comune accordo che vibra in armonia con le altre fedi e le ideologie.
Ma, secondo le filosofie orientale, non si può auspicare alla pace mondiale se prima non si raggiunge la pace interiore, frutto di meditazioni e lunghe riflessioni sull'oscurità fondamentale. Ogni individuo è il centro dell'universo, un potenziale budda (illuminato) venuto alla luce per illuminarsi e di quella luce illuminare: accendere una torcia per sè stessi rischiara anche la strada altrui.
Con una metafora piú nota, lanciare un sasso nello stagno incresperà le onde, diffondendo mano a mano le possibilità per raggiungere la concordia.
Diventa chiaro, a questo punto, il titolo della conferenza che tratterà "il valore della pace fuori e dentro di noi", durante la quale il maestro Lama Sherap impartirà la benedizione ai presenti.
Sintesi dell'incontro, il gourmet food servito dalle 20:00 al Refettorio della misericordia per ragionare meglio a stomaco pieno su quanto ascoltato.
I posti sono limitati, pertanto si rende necessaria la prenotazione.
Eugenia Di Giandomenico