Buongiorno direttore,
Inizia l’estate, la bella stagione riempie le strutture sulla costa e Teramo prepara le sue bellezze per i turisti vogliosi di scoprirla e magari anche di investire nel territorio comprando casa . E Teramo le prepara ovviamente interrando gli scavi romani già scoperti e tenendo chiusi tutti gli scavi romani e senza aver creato un vero percorso culturale a disposizione dei turisti per conoscere la città .
Si allega foto in cui si vede effettuare carotaggi e indagini geologiche per paracadutare l’ennesimo disco volante in acciaio su scavi che erano già stati completati negli anni 90 .
E in tutto questo per il turista che viene dal corso vecchio si ritrova ancora un autolavaggio nel bel mezzo di un percorso turistico che porta sia alla madonna delle grazie che agli stessi scavi romani,
Teramo ha dilapidato i fondi del PNNR in progetti faraonici che la guerra ha reso impossibili da terminare quando con pochi accorgimenti e manutenzione aveva tutto pronto per accogliere turisti e avrebbe dovuto concentrare tutti i fondi in un nuovo edificio museo che fungesse oltre che da nuovo simbolo e immagine nel mondo da collettore e punto di raccolta per trasformare Teramo stessa in un museo diffuso nella città cosi da valorizzare le opere romane, medievali, rinascimentali e sopratutto ottocentesche che la città offre.
EDG