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Avezzano calcio nella bufera: il presidente Andrea Pecorelli, imprenditore 59enne romano, è stato arrestato con le accuse di truffa e autoriciclaggio. I militari del Nucleo Operativo della Guardia di Finanza hanno eseguito la misura dei domiciliari per lui e per un familiare, il figlio Federico.
Le indagini sono coordinate dal pm della Procura di Avezzano Maurizio Maria Cerrato
Andrea Pecorelli è figlio del giornalista Mino, originario di Sessano del Molise, fondatore della rivista OP ("Osservatore Politico") ucciso in un agguato a Roma il 20 marzo del 1979.
Sulla base delle prime notizie, pare che le indagini riguardino movimentazioni di denaro indebitamente percepite per decine di migliaia di euro, che riguarderebbero anche l’Avezzano Calcio.

Nell’ambito delle attività di servizio a contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica ed in particolare per
quanto attiene alle indebite percezioni degli Aiuti di Stato, la Compagnia della Guardia di Finanza di Avezzano,
agli ordini del Capitano Francesco Mattiace, ha eseguito nr. 2 ordinanze di applicazione della misura cautelare
personale (arresti domiciliari) nei confronti di altrettante persone fisiche, emesse dal G.i.p. del Tribunale di
Avezzano dott.ssa Daria Lombardi, e nr. 8 perquisizioni locali nei confronti di società riferibili ai due soggetti
indagati con sede ad Avezzano e Roma.
Le ipotesi di reato cui si procede sono quelle di Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche,
Malversazione di erogazioni pubbliche e Autoriciclaggio.
Le attività investigative, dirette dal Procuratore della Repubblica di Avezzano, dott. Maurizio Maria Cerrato,
hanno permesso di individuare una ingente ed ingegnosa frode, quantificata in € 2.200.000,00, frutto di un mutuo
chirografario garantito dal Fondo Centrale di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese nell’ambito del progetto
Start Up contabilità ordinaria – legata all’aiuto di Stato Temporary Crisis Framework UCRAINA 2.2.
Attraverso l’esecuzione di preliminare attività d’intelligence, di mirati accertamenti bancari, acquisizioni
documentali ed escussione in atti di persone informate sui fatti, è stata individuata una ingente frode perpetrata
da una società di capitali la quale, fra l’altro, non risultava aver presentato le prescritte dichiarazioni ai fini
II.DD., I.v.a. ed I.R.A.P., e che detiene le quote di una società sportiva dilettantistica militante nel campionato di
serie D.

In esecuzione del disegno criminoso, la società, prima della stipula del contratto di finanziamento con un istituto
di credito che ha svolto il ruolo di intermediario con il Fondo di Garanzia, ha artatamente deliberato un aumento
del capitale sociale al fine di far apparire una florida situazione finanziaria finalizzata ad un progetto di
investimento per la realizzazione di un centro polifunzionale sportivo nella città di Avezzano destinando le
somme così ricevute per finalità diverse dallo scopo per il quale il mutuo era rilasciato.
L’amministratore di fatto avrebbe rappresentato la società, attiva nel settore della somministrazione di alimenti e
bevande, come una new-co nel settore dei centri sportivi. All’uopo ed al solo fine di ottenere illecitamente il
finanziamento, sarebbe stato presentato un progetto di investimento immobiliare per poi dirottare i fondi per
finalità differenti, fra le quali, una cospicua parte di essi, quantificata in € 1.101.398 destinata a sostenere i costi
di gestione della S.S.D. per il campionato di serie D della stagione 2023/2024.
L’attività di servizio conclusa si annovera fra le iniziative nelle quali il Comando Provinciale di L’Aquila della
Guardia di Finanza profonde il massimo impegno nelle molteplici azioni contro gli sprechi di denaro pubblico
che rappresentano il presupposto per un utilizzo trasparente ed efficiente dei finanziamenti nazionali ed europei.