Addio Oimpiadi. Gaia Sabbatini saluta il sogno di partecipare alla sua seconda olimpiade, ma lo fa vincendo la sua medaglia più bella, quella della scoperta profonda di sé stessa, di quella scoperta che passa attraverso una sofferenza intima, personale, profonda. Che l’atleta teramana ha affrontato e vinto. E lo racconta, con un lungo, intenso, post. E' la vera "superGaia" quella che si rivela, che racconta del suo "annus horribilis", di quelli che nella vita tutti abbiamo incontrato. Come se ne esce, determina quello che siamo e Gaia... ne è uscita da campionessa. Con il coraggio di raccontarlo, aiutando così i tanti che, magari, non riescono ancora a vincerla quella battaglia. E questa è la sua gara più impoortante, la medaglia più bella.
«Rileggendo il mio diario mi sono resa conto che tante delle pagine che ho scritto iniziano con questa frase: "Caro diario, è un altro di quei giorni lì: umore nero.Non so come uscirne, non sto bene e vorrei solo essere felice." Il 22 maggio scrivevo nero su bianco le mie emozioni, l'ennesima giornata "NO" nell'anno più difficile della mia vita. Mai mi sarei aspettata di condividere con voi una parte così intima di me stessa ma mi sento di farlo, voglio farlo per sensibilizzare su questo argomento. Voglio mostrare le mie fragilità e normalizzarle, accettarle. Quest'anno ho capito una cosa: la SALUTE MENTALE è la cosa più importante e se manca quella tutto precipita. A me è successo, sono umana. Sono abituata al dolore, ho perso mio papà 10 anni fa e so quali sono le "cose brutte della vita", ed è proprio per questo che, ogni volta, ho tentato di sminuire i miei problemi con la giustificazione che tanto: "ho vissuto di peggio". Ma purtroppo, quest'anno tutto il dolore che non ho mai affrontato mi è piombato addosso come un macigno. Sono qui per dire che finalmente questo periodo è passato e mi ritengo fortunata. Sono anche qui per dirvi che purtroppo il mio sogno olimpico è sfumato e la delusione, la rabbia è tanta. Il virus delle ultime due settimane mi ha portato via quella che sarebbe stata la mia rivincita dopo un anno da dimenticare.Accetterò anche questa batosta; perché dopo aver toccato il fondo si può solo risalire, ma soprattutto perché sono finalmente uscita da un brutto loop e ho riscoperto quanto è bella la vita. Sono grata a tutte le persone che mi sono state vicine in questo periodo buio, a tutti i miei sponsor che mi hanno supportato, al mio gruppo sportivo Fiamme Azzurre, al gruppo sportivo Fiamme Gialle che mi ospita da anni e a tutti voi che pur non conoscendomi personalmente avete sempre una parola buona per me. Spiccherò di nuovo il volo, stavolta felice di farlo”.