Sono tre le case chiuse scoperte a Teramo, gli appartamenti a luci rosse nei quali, nella zona della Stazione, si esercitava il mestiere più antico del mondo Tre appartamenti nel quale alcune giovani donne, due delle quali cinesi, si prostituivano sotto il controllo di un’organizzazione che le sfruttava. Così come in un centro massaggi di Martinsicuro, nel quale si offriva anche il “massaggio a lieto fine”. A scoprire tutto è stata la Polizia, nell’ambito di una maxioperazione antiprostituzione, che ha toccato più di venti province, con l’arresto di 7 persone. Oltre Teramo, le indagini hanno interessato Alessandria, Ancona, Aosta, Bari, Benevento, Catania, Cosenza, Cremona, Imperia, L'Aquila, Latina, Lecco, Lodi, Lucca, Mantova, Massa Carrara, Milano, Modena, Napoli, Oristano, Parma, Pisa, Prato, Roma, Savona e Vibo Valentia. “Gli agenti hanno condotto una vasta operazione in tutta Italia nei confronti dell’attività di prostituzione gestita generalmente da cittadini cinesi. Sono state condotte numerosissime perquisizioni e attività di controllo in locali che mascheravano la reale attività di prostituzione con centri benessere e centri estetici. Sono state complessivamente controllate oltre 2400 persone, arrestate sette persone, denunciate 71, tre centri benessere sono stati sequestrati e sono in corso tutta una serie di accertamenti sulle persone identificate”. Lo ha detto il primo dirigente della polizia di Stato-Sco, Marco Martino, in merito alla vasta operazione per il contrasto al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione che ha portato all’arresto di sette persone per reati in materia di immigrazione, sfruttamento della prostituzione mentre altre 71 sono state denunciate per reati analoghi.