Sfiorerebbe i ventimila euro la somma che, secondo una prima ricostruzione dei fatti, un dipendente del Comune di Pineto avrebbe intascato, facendosi pagare Imu e Tari “brevi manu”. Nell’inchiesta, rivelata in esclusiva ieri mattina da certastampa.it, si procede per indebita percezione, truffa e peculato, sia ai danni dell'ente locale che dei contribuenti. L’uomo, P.C., 60enne, impiegato all'ufficio tributi, aveva studiato un sistema tutto suo: contattava i cittadini che non avevano pagato le tasse comunali, e gli diceva che se avessero pagato entro un certo termine non sarebbe scattata la mora, invitandoli a pagare in contanti. E rilasciava anche una ricevuta, con tanto di timbro comunale. E sono state proprio quelle ricevute, a far scoprire tutto, visto che nel periodo di commissariamento del Comune, sono partiti i solleciti e molti cittadini hanno rivelato di aver già pagato… all’impiegato comunale.