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Strade colabrodo, guardie mediche eliminate, presidi sanitari depauperate, scuole insufficienti, i problemi idrogeologico e un turismo fantasma. Ora a mettere in ginocchio la montagna teramana arriva anche l'ipotesi delle Poste di far arrivare lettere e raccomandate ai piedi del Gran Sasso solo una volta settimana a partire da gennaio 2015. E' solo l'ennesima beffa per i Comuni dell'entroterra teramano che, a sorpresa, si sono ritrovati esclusi dalla perimetrazione confezionata l'8 aprile scorso dalla Regione Abruzzo, fondamentale per accedere, tra l'altro, ai fondi della programmazione comunitaria 2014-2020. Per questo dieci Comuni, con Montorio capofila, si uniscono e chiedono al governo D'Alfonso di rivedere la perimetrazione e inserire la ribattezza "area interna Gran Sasso": perchè è questa, denunciano i sindaci, la cintura più disagiata nel Teramano . I sindaci di Montorio, Crognaleto, Colledara, Torricella Sicura, Fano Adriano, Tossicia, Rocca Santa Maria, Valle Castellana, Cortino e Pietracamela chiedono strumenti reali per continuare ad esistere, altrimenti, non ha senso nulla: "Non vogliamo assistenzialismo ma garanzia di servizi" .Sabato 8 novembre alle 15,30 a Montorio, nel Chiostro degli Zoccolanti, si terrà il consiglio comunale aperto alla presenza tutti e dieci i sindaci e gli amministratori dei Comuni esclusi. Ed è satata chiesta la presenza del governatore Luciano D'Alfonso. GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI) (N.B. Nella cartina allegata, le zone colorate di giallo scuro, rosso, verde e azzurro sono nella perimetrazione. La zona colorata di giallo chiaro è quella che, i sindaci della montagna, chiedono alla Regione di inserire  nel piano) Cartinafoto (8)