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FINANZABELLALi chiudeva in stanza bloccandoli con gli armadietti. Sostituiva i farmaci riempiendo i flaconi di acqua. Di notte, staccava i campanelli salvavita. Nel 2023 non ha comunicato l’insorgenza di un focolaio di scabbia. E rubava. Dai conti dei pazienti, con ricariche postepay al suo conto personale.
La Finanza ha definito “inumane e lesive per la dignità e la salute degli anziani residenti”, le condizioni nelle quali un 45enne teneva gli ospiti della casa di riposo che gestiva in Abruzzo e che, ora, alla fine di un lungo percorso di indagine,è imputato, insieme ad altre tre persone, per “maltrattamenti e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti”. Sono 22 le vittime, tutti anziani ospiti della Rsa che si trova a Lanciano. Per ricostruire le azioni dell’uomo e dei suoi collaboratori, sono stati necessari mesi di indagini, anche con uso di intercettazioni e un’attenta analisi della documentazione bancaria. «Una vicenda amara e con dei risvolti inquietanti», così la definisce il Comandante Provinciale, Col. Michele Iadarola, nell’esprimere piena solidarietà ai poveri anziani che, «nella loro condizione di evidente fragilità, sono stati oltraggiati nell’animo e defraudati nelle sostanze».