Potrebbe essere del tutto inutile, l'attesa che si respirava tra i banchi del Consiglio Comunale due giorni fa, in vista di quella seduta di fine luglio che potrebbe / dovrebbe / vorrebbe portare all’approvazione la “bozza” di transazione sul Bonolis, o meglio: l’accordo che consentirebbe al Comune di annullare la convenzione in atto e di tornare gestire diretto dell’impianto, separando poi la gestione “sportiva” da quella “commerciale”. Un atto che, come spiegato dal Comune, prevede un accordo economico con l’attuale gestore di oltre 4 milioni (2 subito e 2 in dieci anni), oltre ad una serie di altre clausole sull’utilizzo degli spazi commerciali etc. Vorremmo essere più precisi ma, benché approvata da giorni (con tanto di autocelebrazione gianguidesca) la delibera non viene ancora pubblicata sull’albo pretorio comunale (forse siamo noi che non riusciamo a trovarla.. chissà), ed è un peccato, perché i dettagli sono importanti. Sia per i consiglieri comunali, che dovranno / dovrebbero / potrebbero votarla, sia per l’attuale gestore che, sembra, non abbia gradito il fatto che, alla fine, l’atto approvato dal Comune non sarebbe stato frutto di un’ultima concertazione condivisa. Insomma, dopo decine di incontri, mesi di confronti, bozze e controbozze, alla fine il Comune avrebbe approvato una versione non condivisa col gestore. Se esiste una regola, negli accordi, è che “si fanno in due”, altrimenti non sono accordi. Sentito da certastampa, il gestore Franco Iachini non commenta, ma annuncia: «La posizione della Soleia sarà ufficializzata in un comunicato stampa nelle prossime ore». Aspettiamo