Nell'indagine del ritrovamento del corpo della 76enne Franca D'Agostino, scoperto nella sua camera da letto in avanzato stato di decomposizione, nel suo appartamento al secondo piano di via Arno, emergono in queste ore notizie incredibili.
Stando all'ispezione cadaverica eseguita, ieri mattina dal medico legale Giuseppe Sciarra all'obitorio di Teramo, l'anziana sarebbe morta un mese prima del ritrovamento, (la figlia aveva riferito ai carabinieri che il decesso risalirebbe al 12 luglio), ma sarebbe stata lasciata sul letto dalla stessa figlia 43enne Sara. La procura ha aperto un fascicolo per occultamento di cadavere. L'ipotesi è che l'anziana possa aver avuto un malore fatale in casa, nel bagno. Oggi il magistrato Greta Aloisi darà l'incarico all'anatomopatologo per l'autopsia, ma l'esame irripetibile si svolgerà solo nei prossimi giorni. Pronto anche l'avviso di garanzia nei confronti della figlia sempre per occultamento di cadavere.
Stando all'ispezione cadaverica eseguita, ieri mattina dal medico legale Giuseppe Sciarra all'obitorio di Teramo, l'anziana sarebbe morta un mese prima del ritrovamento, (la figlia aveva riferito ai carabinieri che il decesso risalirebbe al 12 luglio), ma sarebbe stata lasciata sul letto dalla stessa figlia 43enne Sara. La procura ha aperto un fascicolo per occultamento di cadavere. L'ipotesi è che l'anziana possa aver avuto un malore fatale in casa, nel bagno. Oggi il magistrato Greta Aloisi darà l'incarico all'anatomopatologo per l'autopsia, ma l'esame irripetibile si svolgerà solo nei prossimi giorni. Pronto anche l'avviso di garanzia nei confronti della figlia sempre per occultamento di cadavere.
Sarebbe poi ai limiti della letteratura crime, il metodo usato dalla figlia per nascondere il cadavere della madre: Sara ha utilizzato le vecchie coperte di lana trovate in casa, bagnandole di volta in volta (come scrive oggi Il Messaggero Abruzzo) per contrastare la decomposizione del corpo. Non solo. Per coprire l'odore, terribile, della decomposizione, avrebbe usato saponette che sono state messe, a strati, sopra le coperte. In questo modo, probabilmente, la figlia è riuscita, per quanto possibile, a prolungare la scoperta del cadavere di sua madre, visto che a dare l'allarme sono stati, domenica, verso ora di pranzo, i vicini di casa, quando a quel punto l'odore aveva ormai invaso l'intera scalinata,.
Una vicenda che palesa i contorni di un disagio familiare profondo, con entrambe le donne che in passato avevano avuto ricoveri in psichiatria.
Sara è scappata, domenica, quando ha sentito che i vicini avevano chiamato i carabinieri per capire da dove provenisse quell'odore insopportabile. Ha preso il treno ed è arrivata così fino a Giulianova. Ma poi è stata lei stessa, qualche ora dopo, a chiamare le forze dell'ordine, dicendo, però, che si trovava a Teramo. Poi, aveva riferito di essere convinta che la madre si sarebbe sbagliata. Adesso è di nuovo ricoverata in Psichiatrica all'ospedale Mazzini, ai medici ha riferito di essere dispiaciuta per quello che è successo.
Sara è scappata, domenica, quando ha sentito che i vicini avevano chiamato i carabinieri per capire da dove provenisse quell'odore insopportabile. Ha preso il treno ed è arrivata così fino a Giulianova. Ma poi è stata lei stessa, qualche ora dopo, a chiamare le forze dell'ordine, dicendo, però, che si trovava a Teramo. Poi, aveva riferito di essere convinta che la madre si sarebbe sbagliata. Adesso è di nuovo ricoverata in Psichiatrica all'ospedale Mazzini, ai medici ha riferito di essere dispiaciuta per quello che è successo.