«But nothing, nothing can come in the way of saving our democracy. That includes personal ambition. So, I’ve decided the best way forward is to pass the torch to a new generation. It’s the best way tounite ournation.»1
JOE BIDEN
Molti in questi quattro anni di Presidenza Biden hanno criticato come invisibile il suo Vicepresidente, Kamala Harris, evidentemente non conoscendo la grande storia e le dinamiche della politica americana: Wilson/Marshall; Roosevelt/Truman; Kennedy/Johnson; Clinton/Gore, solo per restare nell'alveo del Partito Democratico nell'ultimo secolo e un quarto. Vale a dire che molti non sanno che il Vicepresidente è il principale collaboratore del Comandante in capo, e ne condivide sorte e destino, e che paziente attende il suo turno. Poi il Vicepresidente ricopre un ruolo importantissimo di collettore tra Amministrazione e Senato, cioè tra potere esecutivo e potere legislativo, perché con la sua elezione assume automaticamente il ruolo di Presidente del Senato degli Stati Uniti d’America, organo supremo della democrazia statunitense che ha molti più poteri del Presidente, che si compone di 100 senatori, i veri potenti della politica a stelle e strisce, con mandato di 6 annie senza limite di ricandidatura che rende i più illustri dei monarchidi stato a garanzia di lobby e altri interessi particolari; Emiciclo che si rinnova ciclicamente per 1/3 ogni 2 anni. Insomma, quello del Vicepresidente non è affatto un Ufficio secondario, di facciata, ma è parte integrante delle istituzioni statunitensi.
La Presidenza Biden è stata talmente forte in questi quattro anni da monopolizzare l'attenzione politica nazionale e internazionale; ma con la scelta della Harris già da subito Biden ha dimostrato la sua caratura politica offrendo al proprio partito e alla Nazione una successione autorevole, credibile, dando al Paese una seria opportunità di eleggere il primo presidente donna.
Quindi Biden nel programmare la sua presidenza prima di tutto ha fatto quello che BarackObama non è stato capace di fare,vale a dire di garantire un futuro al proprio partito e alla Nazione, inadempienza che ha fatto di quest’ultimo una meteora della storia americana: la pochezza politica di Obama è stata clamorosa e senza precedenti, tanto da poter catalogare la sua esperienza alla Casa Bianca come la più grande operazione di marketing della storia dell'umanità a discapito di un vero disegno politico. Allora, verrebbe da dire, dopo un Presidente nero, ora attendiamo speranzosi un Papa nero:"[...] si crede / imperatore del mondo: incertissimo / su tutto, poveretto, lui, l'erede / degli Stati sfasciati, indebitati, / nel pantano delle assicurazioni [...]"tuona Edoardo Sanguineti a proposito di Obama nella sua ultima poesia (Epistolina per N.B., 7 maggio 2010, in Varie ed eventuali, Feltrinelli, 2010, p. 158). Del resto la candidatura e la sconfitta nel 2016 di Hillary Clinton ne è la prova provata del deserto politico che Obamaè riuscito ha lasciare dietro di sénonostante due mandati alla Casa Bianca, spalancando così i cancelli del 1600 di Pennsylvania Avenue a Donald Trump.
Joe Biden, in verità, non era sicuro neanche di portare a termine il suo primo mandato, per questo scelse nel 2020 di farsi affiancare dalla Harris, ricercata e voluta: la Harris, dal primo giorno della sua investitura, ha quindi assunto il ruolo del pronto sostituto, della staffetta, della presidenza in corsa con il giuramento d'emergenza, come accadde con LyndonJohnson sull'Air ForceTwo il 22 novembre 1963, ma in questo caso per improvvisa indisponibilità del presidente in carica.
La grandezza politica di Joe Biden, che è stato il presidente più votato della storia degli Stati Uniti d'America, troverà la sua definitiva consacrazione il prossimo 5 novembre con l'elezione di Kamala Harris alla Casa Bianca, che garantirà la presidenza democratica fino al 2032, allontanando così per sempre il Fantoccio Presidente al guinzaglio di Vladimir Putin dal 1600 di Pennsylvania Avenue.
Che Dio benedica il suo miglior soldato.
MASSIMO RIDOLFI
1. «Però nulla, nulla può intralciare la salvaguardia della nostra democrazia. Ambizioni personali comprese. Allora, ho deciso che il miglior modo di progredire è passare il testimone a una nuova generazione. Ed è il miglior modo di tenere unita la nostra nazione.»