“In merito alle dichiarazioni pubbliche del consigliere regionale Dino Pepe credo sia corretto ricordare come la struttura commissariale non ha mai nascosto nulla, anzi forse è vero il contrario. Infatti è stata proprio questa struttura commissariale che ha evidenziato come i debiti dichiarati in passato, circa sei milioni di euro, fossero in realtà dodici milioni.
L'ordinanza della Corte dei Conti, richiamata da Pepe, ha evidenziato che: “...il grave squilibrio finanziario sia riconducibile alla mole dei debiti pregressi e ai contenziosi pendenti”
Inoltre, in merito al richiamo della stessa Corte dei Conti, con ordinanza n 25/2024 del 24.06.2024, alla imprescindibile adozione di un piano economico-finanziario di ristrutturazione da fondarsi sulla valorizzazione e/o liquidazione del patrimonio, va sottolineato come già da febbraio 2022, dopo circa tre mesi dalla nomina, questa struttura commissariale aveva redatto ed inviato in Regione un piano di ristrutturazione, ponendo le basi di quella programmazione mai esistita prima dell'attuale gestione. Una programmazione che ha dimostrato di non essere il classico libro dei sogni ma si sta trasformando in progetti concreti, come si evince dai passi avanti fatti sotto il profilo della valorizzazione, del risanamento e dell'efficientamento energetico (in fase di avvio la gara, ndr).
In merito alle evocate criticità e difficoltà patite da ospiti e famiglie rispetto al fattore caldo, mi preme rilevare che se il Consigliere Pepe fosse tornato a trovarci, come avvenuto in passato, avrebbe evitato sicuramente di fornire una ricostruzione totalmente avulsa dalla realtà e si sarebbe accorto che l'Azienda è già intervenuta, adottando le adeguate e necessarie soluzioni a tutela, come sempre, degli ospiti che restano la priorità dell'Asp1 di Teramo.
Infine, credo sia utile informare il consigliere Pepe e tutti gli interessati che, dopo la fase di accertamento del debito, della programmazione e progettazione delle soluzioni strategiche per rilanciare l'Azienda, siamo alla fase di analisi dei servizi resi e delle cause che hanno generato il debito ereditato. Mi preme precisare che su questo ultimo punto, per chi ne fosse interessato, sono venute fuori delle situazioni singolari con responsabilità ben precise che verranno segnalate agli organi competenti.
Roberto Canzio
Commissario straordinario
Asp1 Teramo