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VendixS’è aperto evocando Kubrick, con l’enfasi dell’Also Sprach Zarathustra di Strauss, lo splendido concerto di Antonello Venditti al porto di Giulianova, che dopo quello di Gianni Morandi l’anno scorso, torna a farsi palcoscenico per un grande evento.
E grande lo è stato davvero, sia per  il pubblico presente, 3500 persone sedute (ma ce n’erano almeno altre 250 in piedi, tra staff, organizzazione, servizio d’ordine, soccorso, forze dell’ordine, etc …) a regalare un colpo d’occhio straordinario, così come lo ha immortalato 

il drone del presidente dell’ente Porto, Valentino Ferrante, sia per la proposta artistica: quasi tre ore di spettacolo, tra musica e racconti, tra canzoni immortali e flash di vita vissuta, in un viaggio attraverso la vita di Venditti, ma in fondo anche in quelle di tutti i cinquanta / sessantenni in platea. 

Ventitré canzoni, un viaggio a più voci in un quarantennio di musica. A più voci, perché non c’è stata canzone che Venditti abbia cantato da solo, visto che il pubblico è stato una perfetta “seconda voce”.
Questa la scaletta del concerto 
Bomba o non bomba
Sotto il segno dei pescI
Giulia
Lacrime di pioggia
Peppino
Giulio Cesare
Notte prima degli esami
Mai nessun video mai
Qui
Non è la cocaina
Ci vorrebbe un amico
L’ottimista poi
Piero e Cinzia
Stella
Di’ una parola
Che fantastica storia è la vita
Dalla pelle al cuore
Unica
Amici mai
Alta marea
Benvenuti in paradiso
In questo mondo di ladri
Roma capoccia
Quasi tutte accompagnate da un racconto, un aneddoto, un ricordo, personale o collettivo, intimo o politico, familiare o professionale.
Un racconto… di cuore