Sono una settantina i “braccialetti elettronici”, che la centrale operativa dei Carabinieri di Teramo gestisce, monitorando ventiquattro ore su ventiquattro l’attività delle persone condannate ad indossarlo. Si tratta, ovviamente, di dispositivi apposti su disposizione del Giudice a chi sta scontando misure restrittive fuori dal carcere, ma sempre più spesso, sempre su disposizione dell’Autorità giudiziaria, vengono applicati per i divieti di avvicinamento nel cosiddetto “codicerosso”, in seguito ad accertate situazioni di violenza ai danni di donne, nell’ambito familiare e non solo. Col braccialetto elettronico, si può avere una visione in tempo reale della posizione dell’uomo, sia se questi debba restare in casa, sia se non possa avvicinarsi all’abitazione di una donna che è stata vittima della sua violenza.