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ACQUASituazioni da Anteguerra. Cronache e immagini dell’Italia degli Anni ’50. A Silvi, per far fronte alla mancata fornitura dell’acqua, che sta creando problemi enormi ai turisti e ai residenti, mettendo in inimmaginabili difficoltà le attività commerciali, soprattutto bar, ristoranti e pizzerie, adesso arriveranno le autobotti piene di acqua potabile. Una situazione ai limiti dell’accettabile, anzi: sicuramente inaccettabile, alla quale Silvi dovrà sottomettersi, perché l’ACA, l’azienda idrica che gestisce la fornitura, ha avviato una graduale riduzione delle forniture, a casa della mancanza d’acqua e, in alcuni casi, come a Silvi Alta, la fornitura è stata letteralmente sospesa da giorni, con gravissimi problemi per tutti.
«E’ tornata questa mattina dopo 48 ore - racconta la titolare di un ristorante - io sono stata costretta a portarmela da casa, con le taniche… ma è assurdo… adesso arriveranno le autobiotti... e chi non ha un serbatoio come farà? ...anche per i servizi igienici, situazione da Terzo Mondo… avevamo chiesto un bagno chimico sulla strada, visto che dobbiamo dire ai turisti che il bagno è impraticabile… ma niente… adesso “scarichiamo” con i bidoni, come negli Anni ’50»
Un problema, quello dell’Acquedotto pescarese, che tocca anche Atri e altri Comuni del Teramano (in val Fino), così come le stesse città di Pescara e Chieti, e che - a parte l’evidente stato di difficoltà provocato dalla siccità - richiama ancora una volta l’attenzione sull’enorme dispersione della rete idrica pescaro-chietina, segnalata tra le peggiori in Italia, con una perdita d’acqua che supera abbondantemente la metà della portata complessiva.