«Il turismo sulla costa teramana continua a dormire sugli allori che non ci sono più e non si adegua come hanno fatto i colleghi della costa dei trabocchi e dell'aquilano rimandendo fermi ad una simile costa romangnola di serie B. Si spende troppo per i concerti ma non si spende per le navette e servizi intercomunali. L'imposta di soggiorno creata per la provioncia di Teramo deve servire per i servizi e non per i concerti, il carnevale non importa ai turisti a meno che i sette comuni della costa non si consorzino». Lo ha detto Gianluca Grimi Presidente di Assoturismo Confesercenti Abruzzo.
Si spera ora che i dati sul crollo delle presenze turistiche possa cambiare la tendenza in negativo nei mesi di settembre e ottobre.