Quando, il 1 di gennaio, il Sindaco di Teramo affidò al popolo della rete il suo - ennesimo - video annuncio, noi eravamo tra quelli che, questa volta, avevano deciso di crederci.
Di credere cioè, che davvero il cantiere per la restituzione alla città del vecchio, vero Municipio, potesse prendere le mosse quest’anno.
Invece, no.
Non succederà.
I funzionari dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, infatti, confermano a certastampa che, al momento, non esiste ancora il progetto definitivo per la ristrutturazione della vecchia sede municipale. Quindi, considerando i tempi dell’approvazione dei progetti, poi del passaggio allo stesso Usr che dovrà validarlo e concedere il finanziamento, poi la gara d’appalto… di certo, se tutto andrà bene, si arriverà al prossimo anno.
Le colpe, però, non sono tutte del Comune.
Benché sia ingiustificabile il ritardo, visto che sono passati sette anni dalla chiusura e, anche dal punto di vista simbolico, quello del Municipio doveva essere uno dei primi progetti da realizzare, le colpe non sono tutte della gianguideria.
E’ infatti il “ponticello” (foto), il problema del vecchio Municipio di Teramo.
A bloccare l’avvio dell’iter di ristrutturazione è la Soprintendenza, che sarebbe contraria all’abbattimento del passaggio tra il Comune e il vicino palazzo.
Un abbattimento, va detto, che i progettisti della ristrutturazione, nel loro preliminare, hanno previsto ma solo come preparatoria ad una ricostruzione, con tutti i criteri antisismici.
La Soprintendenza dice no.
E questo provocherà anche un ripensamento delle modalità dei lavori e, probabilmente, un aumento dei costi, quindi un sicuro prolungamento dell’iter.
Chissà, magari il Sindaco potrà utilizzare quel video annuncio del primo gennaio, anche per un altro paio d’anni…