Rissa a Teramo, rissa ad Alba. Se in piazza Martiri volano cazzotti, sul lungomare di Alba volano calci e spinte. Se nella notte teramana compaiono cacciavite usati a mo’ di coltello, nella notte albense compare una pistola. Attimi di vero e proprio panico, quelli della notte di sabato, sul lungomare, all’altezza della “zona dei kebab”, già teatro in passato di altri scontri. All’improvviso, per cause futili, è scoppiata una rissa, che ha coinvolto un discreto numero di adolescenti e che, in un attimo, ha paralizzato il lungomare, destando anche una certa preoccupazione tra gli ancora numerosi turisti che passeggiavano. Preoccupazione, che si è fatta spavento quando nella mani di uno dei ragazzi è comparsa la sagoma inconfondibile di una pistola. Fuggi fuggi e arrivo dei Carabinieri. Solo poche ore più tardi, grazie alle testimonianze raccolte, gli stessi Carabinieri della Compagnia di Alba sono stati in risalire all’identità del ragazzo “armato”. Raggiunto nella sua abitazione, però, il giovane ha dimostrato che quella “esibita” durante la rissa, per quanto molto simile ad una vera pistola, era in realtà un’arma finta, con il regolare tappo rosso. Nella concitazione della rissa, evidentemente, nessuno aveva avuto modo di notare quel tappo. Il ragazzo è stato denunciato, insieme ad un coetaneo, perché nello zainetto del quale si sono liberati alla vista dei Carabinieri, oltre alla finta pistola c'era un coltello vero.