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POLIZIANOTTE«Mio figlio era andato in piazza con un gruppo di amici, per una tranquilla serata, quando all’improvviso, sono stati letteralmente aggrediti da una quindicina di nordafricani… ». E’ appena uscito dalla Questura, il padre di un ragazzo 17enne di Villa Mosca, aggredito in piazza Martiri. Il figlio ha riportato una leggera commozione cerebrale, nulla di grave per fortuna, ma sarebbe potuta andare peggio. «Sono stati presi a calci anche quando erano già a terra - racconta - e poi sono comparse pietre e bastoni, era un’aggressione in piena regola…». Due ragazzi napoletani, che non facevano parte del gruppo teramano, alla vista dell’aggressione hanno cercato di difendere i ragazzi italiani, ma sono stati colpiti da pietrate. «Tutto senza motivo - continua il genitore - sembra che il gruppo degli stranieri prima avesse cercato di infastidire altri ragazzi, poi altri, ma senza scatenare risse, poi sono passati all’aggressione vera e propria… contro la comitiva di mio figlio». Scene di un degrado urbano, al quale Teramo non è abituata, ma che da qualche tempo si ripetono con eccessiva frequenza. Anche per questo, il Questore di Teramo, Carmine Soriente, aveva disposto una serie di servizi sul territorio, grazie ai quali la volante è arrivata subito in piazza e ha potuto identificare alcuni degli aggressori, cinque in particolare: quattro magrebini e uno slavo. Ma è solo l’inizio, visto che da questa mattina si ricorrono in città le sirene della Polizia, che salgono verso Viale Bovio, dopo aver prelevato - raccontano alcuni testimoni a certastampa - altri ragazzi nordafricani, presumibilmente componenti del gruppo che ha aggredito i teramani, in piazza Martiri. «E’ una situazione assurda - commenta il genitore del ragazzo aggredito - non è possibile pensare che in una città come la nostra, che andava fiera della propria tranquillità, un ragazzo di diciassette anni esca per andare in piazza e finisca in ospedale perché è stato aggredito».