Per tutti, era “Giuliano di Cifoni”. Un’istituzione, in città, una di quelle persone che legano la propria vita, il proprio modo di essere, ad un posto di lavoro, divenendone simboli. Giuliano De Juliis si è spento questa mattina, a 64 anni, venti dei quali vissuti combattendo strenuamente contro la malattia. Era popolarissimo in città, non c’è cliente di Cifoni che non lo conoscesse, e che non avesse riconosciuto in lui quel garbo, quello stile, quell’innata signorilità che l’avevano fatto apprezzare da chiunque avesse avuto modo di incontrarlo.
Aveva cominciato a lavorare nel negozio di “Mimì” da ragazzo, giovanissimo, tanto che molti pensavano che fosse uno dei componenti della famiglia, quella stessa famiglia che era legatissima a Giuliano e per la quale questo è un lutto intimo, un dolore personale.
Perché Giuliano era davvero di famiglia.
Anche quando la malattia l’aveva costretto a lasciare il lavoro, non c’era giorno in cui non trovasse il modo e il tempo di passare “in negozio”, perché quella era la sua vita, il suo orizzonte di riferimento, il posto nel quale si sentiva a casa.
Lascia la moglie, Marilena e due figli.