• CANTORO
×

Avviso

Non ci sono cétégorie
 
IMG-20240913-WA0010.jpg
“Come annunciato la scorsa settimana, mercoledì, insieme al collega Giovanni Cavallari, ho effettuato la visita ispettiva all'Asp1 di Teramo, incontrando presso la Casa di riposo De Benedictis il Commissario Roberto Canzio” rende noto il Consigliere regionale Dino Pepe.
“Sono diverse le criticità che l’Azienda di cura alla persona da tempo vive, a partire dalla situazione debitoria che ammonta a 12 milioni di euro e al difficile rapporto con i fornitori di servizi e prestazioni all'interno delle strutture di Teramo, Nereto e Civitella del Tronto” aggiunge Pepe.
“Con il Commissario abbiamo ricostruito il quadro generale attuale e affrontato il tema del futuro dell'Asp1 partendo dal piano di risanamento, fermo da anni a causa dell’immobilismo della Regione.
Il percorso di rientro esposto dal Commissario è lo stesso già descritto oltre due anni fa nella mia precedente visita alla struttura e si basa soprattutto sull’accreditamento, promesso e mai attuato dall’Assessore Verì, di 51 posti RP (di residenza protetta) da parte della Regione Abruzzo. Accreditamento, in origine di 100 posti, deciso dalla maggioranza di centro sinistra nel gennaio del 2018.
Stesso destino degli accreditamenti hanno avuto i 3,9 milioni di fondi FSC promessi all’Azienda e annunciati nel lontano dicembre 2021 dall’allora Assessore Quaresimale: bloccati e mai entrati, ad oggi, nelle casse dell’Asp1” argomenta il Consigliere Dem.
“Una vicenda, questa dell’Azienda pubblica di cura alla persona, che ben descrive l’operato di oltre 5 anni di giunta Marsilio e l’incapacità di dare seguito ad annunci e promesse fatte negli anni.
Avendo a cuore il destino dell’Asp, degli operatori e degli ospiti delle tre strutture (Teramo, Nereto e Civitella del Tronto), continuerò a sollecitare la Regione affinché, al più presto, provveda agli accreditamenti e al versamento dei fondi promessi per permettere l'avvio del necessario risanamento di questa Azienda, strategica per l’intero territorio provinciale” conclude Dino Pepe.