La Uil trasforma Piazza Martiri in un altare cimiteriale.
Ricalcando gli onori del Memoral Day americano che celebra i soldati caduti degli States, il sindacato nazionale porta in giro per l'Italia la sua campagna di sensibilizzazione contro le morti causate dagli incidenti sul lavoro, Ø ZEROMORTISULLAVORO.
Un tema tragico che non accenna a diminuire.
Il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, puntualizzando sull'evidente fallimento politico di chi normalizza la sicurezza, ricorda con rammarico "che proprio in questi giorni ricorre l'anniversario di Gianluigi Ragni, il giovane caduto vittima della drammatica vicenda che ha visto la nostra città teatro di questo genere di disgrazie."
"Basta parlare di fatalità" tuona il procuratore capo della provincia di Teramo nel suo discorso "il lavoro non puó compromettere la vita delle persone, lavoratori e non."
Tra le cause che provocano una stima di quasi 6 morti al giorno nella regione Abruzzo compare la poca prudenza rispetto alle norme di sicurezza, la cui trascuratezza puó essere imputata anche alla mentalità mercantilistica con la quale oggi ci si approccia all'occupazione, sempre più difficoltosa. "Le irregolarità non si denunciano; pur di non perdere la vita si accentano compromessi che portano a perdere la vita."
Per il Segretario Nazionale della Uil Emanuele Ronzoni, nella battaglia contro le morti causate dall'insicurezza del lavoro, il paragone con la lotta alla Mafia e all'omertà.
"Non sono morti bianche, ma reati di omicidio. Cosa farebbe il Governo se dietro i numeri di tante morti ci fosse la Mafia? Quali misure si prenderebbero per contrastare il problema? Bisogna denunciare le aziende che non rispettano le regole, assistere i lavoratori: il nostro sindacato non arretra un passo."
Tra le contromisure su cui la UIL sta lavorando in regione ci sono i tavoli con la Prefettura per creare Procure speciali e i dialoghi sono aperti. Tutte le istituzioni presenti concordano sulla necessita di dialoghi che si trasformino in azioni fattive per contrastare il fenomeno in continuo aumento.
Massimiliano Bravo, responsabile di Teramo e il Segretario regionale Michele Lombardo, ricordano che " le 158 bare di cartone commemorative sono solo il numero dei morti che hanno colpito l'Abruzzo dal 2020. Dietro questi numeri ci sono persone. Dietro questi numeri ci sono le vite delle persone."
Per questo, lo sforzo di tutti deve essere tenderlo a 0 per annullarlo.
EUGENIA DI GIANDOMENICO