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LancioxAnche il sesto giorno di ricerca di Giorgio Lanciotti si chiude con una domanda senza risposta. I ricercatori, per tutto il giorno, hanno sfidato il vento e la montagna, per cercare  il 35enne escursionista teramano disperso da sabato sul Gran Sasso. Ma elicotteri e droni sono stati fermati dal vento e solo pochissimi operatori sono saliti in quota. Le squadre a terra, con il supporto delle unità cinofile dei Vigili del Fuoco, hanno continuato a battere la montagna a valle, palmo a palmo, ma senza trovare tracce o segnali che potessero permettere di concentrare le ricerche su una zona o su un’altra. L’unica ipotesi che muove i soccorritori, è che Giorgio possa essere caduto, mentre scendeva dalla vetta verso la sua auto a Cima alta. Il timore é che, causa nebbia, possa essere finito su una direttrice diversa, ma ogni ipotesi viene seguita con attenzione. Domani si riprende appena sorge il sole, ma sta arrivando una nuova a fase di maltempo e si teme che nei prossimi giorni possa nevicare. Intanto, a Roseto, stasera c'è una veglia di preghiera al Sacro Cuore.