Oggi è sabato. Giorgio Lanciotti è disperso da una settimana. Da quel maledetto sabato 21 settembre nel quale, dopo aver parcheggiato la sua auto a Cima Alta, è salito prima al Franchetti, dove ha pranzato e da dove ha poi deciso di raggiungere la vetta. Un sabato di sole, ma che all’improvviso cambiò, portando in quota una nuvola di ghiaccio e poi la nebbia, che potrebbe aver disorientato l’escursionista 35enne. Il video time lapse di sabato scorso, è la cronaca visibile di come quel giorno tutto cambiò.
Eppure, Giorgio in vetta riuscì ad arrivare, come dimostra il video postato su Instagram dallo stesso Giorgio. Quello che è successo dopo quel video davanti alla croce, a quasi tremila metri, è la domanda che tutti si pongono, da una settimana. Le ricerche hanno interessato tutta l’area della possibile discesa, e anche quella della temuta caduta, anche se in questo senso le possibilità sono infinite.
Settimo giorno di ricerche, di sfida ad una montagna che sa essere meravigliosa e terribile, che sa custodire i suoi segreti, anche quelli più dolorosi. E’ cronaca recente, quella della scomparsa del turista tedesco, che poi è stato ritrovato solo dopo 13 giorni. Oggi le ricerche sfideranno il maltempo e, forse, anche la neve.