Sgombero immediato della struttura e attività didattica sospesa fino a data da destinarsi. Un fulmine a ciel sereno, quello che si è scaricato oggi, alle 14, in piazza Dante, quando i Carabinieri hanno notificato l’ordinanza di sequestro preventivo dell’immobile, adottata dal sostituto procuratore Rosati. Un sequestro che prende le mosse da un esposto, del quale si sa ancora pochissimo, relativo al lavori, gli ultimi effettuati tra il 2018 e gli anni successivi, con i finanziamenti post sisma. Il palazzo, che di recente ha festeggiato 90 anni, era stato infatti al centro di una serie di preoccupazioni, nei mesi del terremoto, specie per quel che riguarda la facciata, ma si intervenne in somma urgenza. Poi vennero avviati, per un importo superiore al milione, lavori sul tetto e su parte della facciata, ma l’amministrazione provinciale guidata da Renzo di Sabatino intercettó anche finanziamenti per quasi 5 milioni, per successivi interventi, che sarebbero stati solo poi in parte realizzati.
Adesso, però, mentre la Procura avvia le verifiche sulla a struttura, c’è da risolvere l’emergenza: il Comune deve trovare una sede alternativa per elementari e medie, e si pensa alla De Jacobis e alla San Berardo, la provincia per i licei, mentre i convittori saranno ospitati negli hotel cittadini.