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CamillocamiÉ partito da un comitato, del quale però non si conoscono i componenti, l’esposto che ha dato il via all’inchiesta della Procura approdata, qualche ora fa, al sequestro dell’antico palazzo di Piazza Dante. Un sequestro che chiude, di fatto, un’inchiesta partita molto tempo fa e che aveva visto, a fine giugno, un sopralluogo dei tecnici incaricati dal tribunale, anche durante gli esami di maturità. Il dispositivo del tribunale che ordina il sequestro, infatti, richiama un’attività del provveditorato interregionale per le opere pubbliche dell'Aquila. Qual è il nodo della vicenda? Un documento, quello della Provincia che, in seguito ad uno studio, certifica sia l’indice di vulnerabilità sismica, sia la condizione statica del novantenne palazzo. É quel documento che il comitato contesta, e che la Procura ha preso a spunto per l’inchiesta. “Ci scusiamo con le famiglie, anche se la Provincia é nei fatti parte lesa - commenta il presidente D’Angelo - su quell’edificio c’é un progetto da 20milioni, che la precedente amministrazione provinciale aveva delegato a Invitaliq, noi cercheremo di riprenderlo e gestirlo”.