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FRANCOESPOSITO.pngChiarissimo Sig. Procuratore della Repubblica, 
​​​​​​Pregiatissimo Presidente della Provincia di Teramo,
la foto con i
 sigilli apposti all'ingresso principale del 'nostro' Liceo Ginnasiosuscita una tristezza infinita, per i molti significati e ricordi che essa evoca, soprattutto ai tanti che hanno frequentato le aule di quel bellissimo edificio.   Ma quei sigilli rappresentano anche uno dei colpi più duri sferrati alla comunita'teramana, alla sua dignità, alla sua laboriosità , alla sua pazienza; un’offesa alle tante operose intelligenze che ancora la animano.​​​​​    Il "Melchiorre Delfico" , dopo la Cattedrale, è l'edificio più 'sacro'  della Teramo del novecento,  sacro non solo per noi architetti ed antichi liceali ma per tutti coloro che ancora coltivano il senso della bellezza, il piacere della conoscenza, i valori dell'etica e della dignità.
Questo però
 non il momento delle recriminazioni e neppure quello degli annunci  facili : occorre invece capire bene, verificare carte ed effettuare – se servono – nuove ed approfondite indagini, della massima professionalità. Occorre disporre, in fretta, di dati ancor più certi e precisi di quelli disponibili, per valutare quali siano  l'esatta portata e dimensione dei rischi : perché solo una diagnosi seria e completa può avallare le decisioni da assumere.  Nessuno può o intende sottovalutare le indagini già effettuate, ma forse è bene riflettere sulla necessità di un ulteriore sforzo di ricerche e di confronti, perchésolo unadiagnosipuntuale, approfondita, può aiutare gli Ammìnistratori nella scelta delle soluzioni più idoneeche influiranno– a loro volta - sulle decine di scelte collaterali da assumere, in termini sociali, economici, culturali, formativi, di mobilità,ecc
Sig. Procuratore,
 Sig. Presidente, immagino come sia costatocaro anche a Voi assumere le decisioni prese. Ma dovete comprendere che la città è attonita, sconcertata. Vi chiediamo, con profondo rispetto, di far di tutto per evitare approssimazioni,annunci a ripetizione, soluzioni semplicistiche. Fate ricorso a impegno, professionalità , dignità ed etica: questo abbiamo appreso su quei banchi ed in quelle aule ;ed è in momenti come questo che occorre mettere in  pratica quegli insegnamenti.
Nel mentre i vostri collaboratori stanno adoprandosi per cercare soluzioni emergenziali, 
mi permetto suggerire , anche qui con rispetto ma con decisione, di far effettuare subito una nuova ed approfondita  verifica strutturale sull’edificio esistente.
S
entite i tecnici che  hanno lavorato alla sicurezza dell’immobile negli anni passati,  chiamate - e occorre - anche i migliori tecnici abruzzesi e/o italiani per effettuare quelle verifiche.  
Non date per scontato l’abbandono
definitivo dell’immobile (da una parte) o la spesa di decine di milioni di euro per lavori di adeguamento;  non date per scontata la facile realizzazione di strutture provvisorie, che – oltrechè richiedere tempi superiori a3/4 mesi - potrebbero rivelarsi inadeguate, non fruibili a distanza diun paio d’anni, come è  accaduto in altre occasioni emergenziali.  Prima la certezza dell’instabilità e del pericolo reale, della incolumità ;poi le altre decisioni.
Dopo
magari tra qualche mese, è il caso però che ci si metta senza indugio attorno ad un tavolo, per mettere in funzione quel “Centro studi/Laboratorio città” che continuiamo a segnalare dal 2009;  perché solo attivando centri di prevenzione stabili e professionali, attivi trecento giorni l’anno, è possibile ridurre i danni delle continue  e sempre più frequenti emergenze derivanti da terremoti, alluvioni, smottamenti, cedimenti di fabbricati, crolli di ponti, ecc. La migliore  Protezione Civile del mondo ( e quella italiana lo è !) non può sostituire l’opera di prevenzione, di studio professionale sul campo, di impegno misto a passione, che possono evitare tragedie come Rigopianoe Ponte Morandi, o drammi come quello che vice oggi la nostra città.  E, per favore, ve lo chiedo con il cuore, non date ascolto a chi ‘fa spallucce’ dicendo che occorrono risorse che non abbiamo, che occorrono fondi adeguati che non ci sono : sarebbe l’ennesima presa in giro, l’ennesima offesa alle nostre intelligenze.
Con calma, quando ne avrete tempo e volontà, potremo tenere incontr
iallargati per dimostrare – conti alla mano – che non è l’indisponibilità di fondi, ma quella di volontà  e sensibilità, che ci danneggia. Molto più pericolosa quest’ultima perché è quella che innesca la decadenza prima e porta al declino dopo. Lo abbiamo appreso in quei banchi, oltre cinquant’anni fa,  e non l’abbiamo mai dimenticato.
Cercate di s
alvare il Liceo Classico come fosse il soldato Ryan ! 
Sono certo che i cittadini sensibili di Teramo Vi saranno vicini e vi ringrazieranno.
Franco Esposito