Con una nutrita partecipazione, nell'aula magna dell'Università di Teramo, si è svolto nei giorni scorsi l’incontro di apertura delle attività annuali del movimento di Comunione e Liberazione, cui hanno partecipato persone provenienti non solo da Teramo e provincia ma anche da altre località d'Abruzzo e del Molise.
Quella che gli stessi aderenti al Movimento cattolico definiscono come la “Giornata di inizio anno”, si è svolta alla presenza dell’ospite, il Rettore Dino Mastrocola e del Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri, Mons Lorenzo Leuzzi.La giornata di inizio anno del movimento cattolico assume sempre un particolare significato perché la finalità è duplice: dare il via alle attività in cui si articola la natura del movimento stesso e favorire la sua conoscenza, invitando e coinvolgendo anche chi non è aderente a CL. Nel corso del pomeriggio si sono succeduti gli interventi e le testimonianze di chi ha inteso raccontare come la fede e il percorso cristiano non siano mere proiezioni ideali ma corrispondano pienamente a tutte le espressioni della vita dell’uomo, con una concretezza e una adesione alla realtà che danno risposta alle attese più profonde e ai bisogni più presenti.
Nel nostro territorio, oltre a percorsi di educazione alla fede quali la Scuola di Comunità e incontri di confronto e riflessione, Comunione e Liberazione si caratterizza per le sue concrete forme di espressione caritativa: il Banco di Solidarietà, la Raccolta del Farmaco, il sostegno alle attività dell'Anffas, le iniziative del centro culturale Gente e Gente. Nato a Milano negli anni Cinquanta, il Movimento è oggi diffuso in novanta Paesi, in tutti i continenti e anche in zone particolarmente difficili quali, ad esempio, la Palestina.
Comunione e Liberazione è essenzialmente una proposta di educazione alla fede cristiana che si fonda sul carisma di don Luigi Giussani e pone al cuore dell'esperienza, nella vita di ogni giorno, la ricerca del vero, del bello, del giusto e della felicità; ricerca sempre viva, in ciascun uomo. Così è il cristianesimo: un'avventura della vita e non una “preparazione” alla vita. Ciò che anche durante la Giornata di inizio anno, parole e volti hanno voluto raccontare.