La guida alpina Pasquale Iannetti chiede aiuto alle sezioni Cai di Marche, Abruzzo e Lazio alla ricerca di personale per trovare Giorgio Lanciotti e il Cai risponde di no. Di seguito la risposta congiunta delle tre sezioni:
Alle Sezioni dei GR CAI d'Abruzzo, Lazio e Molise.
Come noto sono ancora in corso le ricerche di Giorgio Lanciotti, del quale non si hanno più notizie dopo una salita effettuata sulla vetta Orientale di Corno Grande il giorno 21 settembre.
Le ricerche, coordinate dalla Prefettura di Teramo, vedono la partecipazione del Soccorso Alpino e Speleologico, oltre a Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco.
La vastità dell’area di ricerca e le caratteristiche di ambiente impervio, complice anche le condizioni meteo non certo favorevoli, fino ad ora non hanno dato alcun esito.
In tale situazione è pervenuta, oltre che già apparsa sulla stampa, l’iniziativa della Guida Alpina Pasquale Iannetti, in veste di Presidente dell’Associazione TEKNOALP, con la quale ha chiesto alle Sezioni CAI di Abruzzo, Marche e Lazio di “invitare” i rispettivi soci a partecipare alle ricerche.
Innanzi tutto si deve richiamare all’attenzione che il Club Alpino Italiano non è inquadrato tra le organizzazioni del sistema nazionale di Protezione Civile e per l’effetto non può essere chiamato a svolgere interventi di tale natura; altro aspetto è quello legato alla propria Sezione “speciale” costituita dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, che invece è inquadrato nel sistema di Protezione Civile e che pertanto opera per interventi in ambiente montano e impervio, in virtù di ben precise disposizioni di legge oltreché statutarie e regolamentari senza contare la specifica preparazione alla quale sono sottoposti i volontari del corpo quali soci del Club Alpino.
È necessario ricordare che la polizza assicurativa che copre le attività dei Soci non contempla quella della partecipazione ad attività di ricerca; ove così fosse il partecipante viene ad assumersene tutti i rischi conseguenziali.
Purtroppo è con rammarico, considerata anche l’angoscia dei famigliari dello scomparso, che viene a farsi tale chiarimento, ma doveroso anche per non avallare richieste a partecipare alle ricerche, attraverso generiche "chiamate" di volontari non specificamente preparati e non coordinati con l'organizzazione di Protezione Civile già impegnata nelle ricerche, con il rischio di rendere ancora più disagevole una già di per sé complessa e impegnativa attività.
Vogliano i Presidenti estendere tale chiarimento ai loro rispettivi iscritti.
A firma di:
Francesco Sulpizio Presidente GR CAI Abruzzo
Amedeo Parente Presidente GR CAI Lazio
Bruno Olivieri Presidente GR CAI Marche
Ed ora?:
«Io vado a fare un giro da solo. Domenica salgo con un gruppo di amici sulla vetta Orientale per fare delle "osservazioni"». risponde Pasquale Iannetti.