La goccia che ha fatto traboccare il vaso, sarebbe stato l’addio di Pietro Quaresimale, uscito dalla Lega senza far polemica, con uno stile e una “distanza” che in politica vale più di mille porte sbattute, perché segna il disamore totale, l’indifferenza del disinteresse. E’ un atto d’accusa silenzioso, arrivato direttamente sul tavolo del vicesegretario federale Claudio Durigon, che - secondo rumors romani - avrebbe convocato d’urgenza il segretario regionale nonché sottosegretario all'agricoltura Luigi D’Eramo per annunciargli il commissariamento del partito in Abruzzo. Una “punizione” che lo stesso D’Eramo ha sfiorato anche ad agosto 2023, quando cominciò il valzer degli addii, che vide lasciare il partito i consiglieri regionali Angelosante, Marcovecchio e Di Gianvittorio, poi l’assessore Campitelli e la consigliera La Porta, quindi anche Giuliante, presidente Tua, e a seguire dopo le elezioni anche i riconfermati Sindaci di Giulianova, Costantini, e Montesilvano, D'Ottavio. Però, D’Eramo si salvò dal commissariamento, ma adesso, con l’addio dell’ex assessore Quaresimale, la “sentenza” sarebbe arrivata.. A prendere le redini del partito, dovrebbe essere il capogruppo in Regione D’Incecco.