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La seconda ordinanza di chiusura per le Officine Indipendenti, firmata con insolità efficienza e tempestività dal primo cittadino, pone una serie di interrogativi che, temiamo, resteranno insoluti. E' possibile infatti che i decibel fuori norma, gli schiamazzi esterni degli avventori, cui fa riferimento l'ordinanza, siano un'esclusiva del solo locale di Giannella?E' possibile che le decine e decine di giovani assiepati al di fuori dei bar, delle birrerie, dei pub situati anche a pochi metri dal luogo incriminato non producano gli stessi fastidi, rumori, gli stessi disturbi della quiete pubblica?E' possibile, ci chiediamo infine, che nessuno in Giunta, neanche l'Assessore Lucantoni, si sia accorto che le Officine sono una delle poche realtà cittadine che riescono ancora – tra mille difficoltà logistiche ed economiche, a fare cultura ?Perchè, ci preme sottolinearlo, gli eventi in cartellone nel circolo”fuorilegge” non trovano neanche lontanamente riscontro in altri posti della città. Rock e Jazz, teatro e cabaret, cineforum e dibattiti animano da anni l'attività del locale, ed hanno portato realmente aria nuova nelle  altrimenti noiose serate dei week end teramani.Proposte di spessore insomma, ben lontane dalle carnevalate cafonal -chic dei vari “aperistreet” che tanto piacciono ai nostri assessori, e nei quali sembra di assistere alle scene iniziali della “Grande Bellezza”, magnifico affresco del desolante stato della vita culturale romana, ma che potrebbe senza tanti sforzi applicarsi a quella teramana.Siamo certi che l'operazione di chiusura si risolverà nell'ennesimo autogol di questa amministrazione.Tra rincari delle merendine e contratti-fantasma per gli scuolabus, tra palasport senza certificati ed adeguamenti al fotofinish per il Comunale, condite dalle recenti “prove tecniche di censura”, Brucchi, novello Schettino, continua a navigare a vista. Gli scogli però sono sempre più vicini... Movimento 5 Stelle Teramo