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DottoressainAssenteiste o troppo zelanti? Nei mesi del Covid, uscivano dalla rsa di Contrada Casalena per fatti personali o per fare acquisti necessari ai pazienti? Sarà la Corte dei Conti a stabilire se le due dipendenti della Asl di Teramo, una dottoressa e un’assistente sociale, debbano pagare 40mila euro di risarcimento alla stessa Asl. Le due donne, la 63enne dottoressa L.P. e la 65enne assistente sociale L.D.N., in servizio alla residenza sanitaria che ospita persone con disturbi mentali, sono finite sotto inchiesta per assenteismo, perché durante il Covid si sarebbero più volte allontanate dal reparto, ma senza “stimbrare”, continuando quindi a risultare il servizio, anche se non lo erano. All’epoca, vennero sospese per tre mesi, mentre procedeva l’inchiesta della Procura, che é ancora in corso per la dottoressa, mentre l’assistente sociale ha patteggiato 1 anni e restituito 6 mila euro. Adssso, però, la vicenda è nelle mani della magistratura contabile, che dovrà pronunciarsi su una richiesta di risarcimento avanzata dalla Asl, di circa 40mila euro. Le due donne, si difendono spiegando che tutte le assenze erano legate all’assistenza ai ricoverati, che non potevano - causa Covid - ricevere visite dei parenti, ma avevano bisogno di vestiti, medicine, o magari di ritirare la pensione.