Non é ancora arrivato a Teramo, ma il nuovo dirigente amministrativo del Comune di Teramo, vincitore di un concorso concluso una settimana fa, con la pubblicazione della graduatoria, ha già scatenato una grande attenzione. Accompagnata anche da lettere alla nostra redazione. Si tratta, infatti, di Andrea Bufarale, rinviato a giudizio per falso e truffa, su richiesta della Procura di Pescara, nell’ambito di un’inchiesta su alcuni concorsi al Comune di Scafa dove, all’epoca, negli anni del Covid, lavorava. Secondo l’accusa, Bufarale, grazie ad alcune attività extra lavoro, che avrebbe svolto mentre esercitava le sue mansioni di responsabile del settore Area e Finanza del Comune, negli anni dal 2020 al 2022 avrebbe intascato, circa 127 mila euro, facendo lezioni private on line ad alcune persone, che si sarebbero dovute preparare per partecipare a concorsi pubblici per agente della municipale o impiegato dei Servizi demografici.  L’accusa verte sul fatto che per un dipendente pubblico, il secondo lavoro é vietato. Sempre secondo la Procura, Bufarale avrebbe collaborato con la Lex Specialis, un’azienda specializzata nella formazione e nella preparazione ai concorsi pubblici, riconducibile alla moglie. Sentito da certastampa, il neo dirigente amministrativo del Comune di Teramo, che oggi è funzionario a Silvi, ha detto di essere “… sicuro che il processo dimostrerà la mia assoluta innocenza e la totale estraneità ai fatti contestati”.  Il processo si é aperto a giugno, spetterà al giudice accertare le eventuali responsabilità.