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IANNETTIELEMOSINA«Non crediamo che sia stato fatto tutto il possibile». Così la guida alpina Pasquale Iannetti si rivolge ad alpinisti e guide del Centro Italia per un appello di solidarietà. Giorgio Lanciotti, disperso dal 21 settembre sulla Vetta Orientale del Gran Sasso, non è stato ancora ritrovato. Giovedì la prefettura di Teramo ha sospeso le ricerche, ritenendo che, a causa della zona impervia e dell'avvicinarsi dell'inverno, non fosse possibile fare altro. Per Iannetti e altri alpinisti e soccorritori, c'è ancora speranza e non tutto è stato tentato.

Iannetti ha scritto una lettera al Prefetto:


Illustrissima Eccellenza,
in data 30 settembre 2024 Le ho inviato una nota che Le allego nuovamente in copia ed alla quale, non è stata data alcun cenno di riscontro.
Sicuramente, per questa particolare vicenda, Lei sarà circondato da numerosi e validi esperti e che quindi non avrà ritenuto necessario prendere in considerazione i miei suggerimenti.

Mi permetta di sottolineare che la mia esperienza di Soccorso Alpino è pluridecennale e che altre mie segnalazioni riferite, per esempio, a calamità diverse ed in special modo quelle relative alle valanghe si sono puntualmente verificate. A titolo informativo io, in qualità di membro della Commissione Neve e Valanghe del Comune di Farindola, il 18 marzo 1999 inviavo una relazione al Sindaco e, scrivevo che la zona dove il 17 febbraio 2017 si è abbattuta la valanga era fortemente a rischio. Non sono stato ascoltato ed hanno permesso la costruzione del famigerato resort. 
Vengo al problema della ricerca del giovane Giorgio Lanciotti.

Le premetto che l’art. 1 della legge 2 gennaio 1989, n. 6 “Ordinamento della professione di Guida Alpina“ recita testualmente (allegato n. 1).
At. 11 – Doveri della guida alpina. – Le guide alpine-maestri di alpinismo e gli aspiranti guida iscritti negli albi professionali sono tenuti ad esercitare la professione con dignità e correttezza, conformemente alle norme della deontologia professionale.
Tutte le guide alpine-maestri di alpinismo e gli aspiranti guida alpina iscritti negli albi sono tenuti, in caso di infortuni in montagna o comunque di pericolo per alpinisti, escursionisti o sciatori, a prestare la loro opera individualmente o nell’ambito delle operazioni di soccorso, compatibilmente con il dovere di mantenere le condizioni di massima sicurezza per i propri clienti.

Per questa ragione, essendo io, come Guida Alpina tenuto a prestare la mia opera, mi sono messo a disposizione, coordinando gruppi  di volontari, escursionistici ed alpinistici, che in giornate diverse mi hanno seguito nei boschi dell’Aschiero dei Prati di Tivo e sui costoni erbosi del Vallone dei Ginepri. Le ricerche purtroppo hanno dato esito negativo.
Ora, mio avviso, non è stato fatto abbastanza e quel che ritengo manchi una ricerca specifica con delle discese dall’alto della parete dove presumibilmente potrebbe essere scivolato il giovane.
A questo scopo ho programmato due tipi di interventi che Le vengo qui a descrivere.

Il primo intervento è quello programmato per il giorno martedì 22 ottobre ed è prevista la discesa in corda doppia in otto punti differenti della vetta Orientale da otto specifiche cordate composte da Guide Alpine ed alpinisti di grande livello.
Per effettuare questa operazione è necessario il trasporto in elicottero di parecchio materiale da depositare sulla vetta e trattasi di: 16 corde, 3 trapani, catene specifiche per gli ancoraggi ed altro materiale necessario per le discese.
Per questa operazione ci attendiamo che l’Ill.mo signor Prefetto ci metta nelle condizioni di poter usufruire del servizio richiesto.

Il secondo intervento, la cui data è ancora da stabilire, riguarda la risalita di una via situata sulla parete Est, la via Alessandri-Leone al III° pilastro (allegata foto). Sul versante sud invece la via Pinelli-Ramorino  e la via Alletto-Consiglio (allegata foto).

Tutto questo all’unico scopo di ritrovare i resti dello sfortunato Giorgio Lanciotti, nella speranza di dare un po’ di pace alla famiglia, che versa in uno stato di dolore e di disperazione senza fine".