Che succede al traforo? E, soprattutto, quando lo riaprono? Sono le due domande che tutti, in queste ore, si sono posti, anche quelli che non hanno e non avranno la necessità di mettersi in viaggio. E sono anche due domande strettamente collegate. Cerchiamo di trovare una risposta.
CHE É SUCCESSO? In realtà… tutto e niente. É successo, infatti, che prima ancora che cominciassero i sondaggi dell’Italferr, che sono poi preparatori ai lavori di messa in sicurezza veri e propri, il Ruzzo ha riscontrato un aumento della “torbidità” dell’acqua, che è stata subito messa a scarico e non è mai arrivata nelle nostre case. Cosa abbia determinato quella torbidità, impossibile saperlo per ora, e sarà il Ruzzo a doverlo scoprire. È stata però accertata la presenza di una condotta lesionata, ma perché lo sia non si sa. Ieri si é tenuto un incontro tra Commissario Caputi, Strada dei Parchi, Italferr, Ruzzo e Asl Teramo, proprio per decidere come procedere.
QUANDO RIAPRE? Non per ora, probabilmente, anche se la restituzione del cantiere da parte dell'impresa aveva fatto pensare ad una smobilitazione immediata, Prima si dovranno fare la indagini del Ruzzo, poi si dovrà intervenire sulla condotta rotta. Fatto questo, riprenderanno le indagini adesso sospese e, fatte quelle, si darà il via ai lavori. Certo, tra una fase e l’altra c’è la possibilità che il traforo venga riaperto, per brevi periodi, ma se e quando, per ora è impossibile sapere. Prepariamoci.