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traforoNel primo pomeriggio di domani, 23 ottobre, il Traforo del Gran Sasso riaprirà alla ‘normale’ circolazione: non ci sarà più il senso unico alternato. Ieri il Commissario per la Messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, l’ingegner Pierluigi Caputi, aveva parlato di riapertura tra uno o due giorni, il tempo necessario a ripristinare le regolari condizioni di viabilità. Ora c’è anche la data della riapertura tanto attesa. Domani pomeriggio la riapertura.

La questione è esaminata oggi da una seduta della Commissione Vigilanza del Consiglio regionale. Sono stati auditi, oltre al Commissario Caputi, i rappresentanti della Ruzzo Reti, della Asl di Teramo e di Gran Sasso Acqua aquilana. Queste le dichiarazioni rilasciate a margine della commissione di stamattina.

Alessia Cognitti, presidente di Ruzzo Reti, ha ricordato che nell’ambito della vicenda che ha portato all’interruzione dei sondaggi e alla successiva decisione di riaprire il Traforo “l‘acqua distribuita non ha mai superato i valori prescritti di torbidità, i sistemi di sicurezza hanno funzionato appieno”. Ora l’attenzione si sposta sull’indagine, che sarà condotta proprio da Ruzzo Reti, per individuare le cause dello sforamento dei limiti “Chiederò la collaborazione di tutti gli enti coinvolti, a cominciare da Strada dei Parchi e dalla struttura commissariale. I nostri controlli si concentrano sull’acquedotto, ma potrebbe servire cercare anche altrove“. Cognitti ha ribadito che i tecnici di Ruzzo “hanno escluso in una prima fase l’ipotesi della canala rotta, ma per avanzare qualsiasi altra considerazione serviranno le indagini“.

Maurizio Brucchi, direttore sanitario della Asl di Teramo, ha dichiarato: “Accogliamo con soddisfazione la scelta di sospendere  la prima fase di lavori e rinviarla in una momento successivo. Occorre fare tutto il necessario per garantire l’acqua, una risorsa di questo territorio. Perciò la scelta è stata giusta. Ora bisognerà riflettere se non sia opportuno dedicarsi alla realizzazione dei potabilizzatori prima di riprendere l’intervento“.