Il primo, ha chiesto “…il ristoro delle lesioni riportate a seguito della caduta provocata dalla pavimentazione irregolare”.
Il secondo, ha chiesto il “…risarcimento del danno subito dalla propria autovettura a seguito di sconnessione di un tratto di strada pubblica del Comune di Teramo”.
Il terzo, ha chiesto “…il ristoro delle lesioni riportate a seguito della caduta provocata dal dissesto stradale”.
Totale: 14.300 euro.
Soldi nostri, dei cittadini di Teramo, spesi ancora una volta per rimediare ai danno provocati dalla pessima manutenzione delle strade comunali.
A questo punto, vi starete chiedendo perché debbano pagare i cittadini, il Comune non ha un’assicurazione?
Certo che ce l’ha, stipulata però con una franchigia di massimo 9mila euro.
Per essere più chiari: tutti i danni provocati dalle strade dissestate, li paga il Comune fino a 9mila euro, oltre quella somma interviene l’assicurazione.
Il problema, è che difficilmente una caduta può provocare danni superiori ai 9mila euro, ma almeno ci salva da guai maggiori, visto che in uno dei tre “sinistri” risarciti, probabilmente quello dell’auto finita fuoristrada, il danno è stato di 28mila euro, dei quali 9mila a carico del Comune.
Il totale dei guai provocati dagli asfalti malmessi, infatti, era di oltre 33mila euro.
Nella definizione del risarcimento, il Comune ha scelto la strada dell’accordo, per evitare una causa giudiziaria che, come recita la stessa delibera: «… difficilmente potrebbe risolversi favorevolmente per quest’amministrazione, non rinvenendosi alcuna circostanza tale da far ritenere che l’evento sia dovuto a caso fortuito».
Come dire: la colpa è sicuramente del Comune, paghiamo e basta.
...e le buche aumentano.