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E finalmente la Procura di Teramo si da una "smossa" sulle scuole rimaste aperte a Teramo città con bassi indici di vulnerabilità e sapremo, speriamo a breve, se i plessi aperti sono sicuri oppore no. Sapremo anche se il Comune che non ha aperto un cantiere in questi due mandati da Sindaco a firma D'Alberto ha amministrato bene per la sicurezza dei nostri figli oppure no. Il grazie va a Elso Simone Serpentini e a Lino Befacchia che si sono recati in Procura (certastampa c'era) ed hanno chiesto ai giudici di indagare su tutte le altre scuole comunali della città dopo il sequestro del Delfico: scuola De Jacobis compresa che doveva essere prima abbattuta e poi miracolosamente resuscitata e diventata sicura, come è accaduto con la De Albentiis: da abbattere per l'amministrazione Brucchi e tornata sicura, sotto elezioni comunali del D'Alberto Bis, da diventare scuola Jolly ma poi mai aperta. Misteri delle scuole a Teramo. E allora, speriamo che la Procura ci aiuti a tutti a capirne di più per sapere dove vanno a scuola i nostri figli da decenni. Oggi, dopo il sequestro del Convitto e del liceo Delfico, c'è un nuovo fascicolo firmato dal procuratore Ettore Picardi a riaccendere i fari sullo stato degli edifici scolastici, partendo dalla considerazione degli indici di vulnerabilità attuali. Non solo scuole, ma anche altri edifici pubblici, ospedale Mazzini compreso dove la vulnerabilità dei due lotti è nota da sempre. L'inchiesta, al momento è contro ignoti.

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