Ieri pomeriggio, nel pieno marasma di questi giorni causati dal sequestro della nostra scuola, si sono svolte le votazioni per eleggere i nuovi rappresentanti degli studenti Liceo Classico.
Sorvolando sul fatto che, mio esclusivo parere personale, le stesse avrebbero potuto essere rinviate all’inizio del nuovo anno, considerata la situazione emergenziale nella quale tutti ci siamo ritrovati, mi permetto di scrivere due righe, in qualità di docente (nonché di genitore), sulla modalità con la quale le stesse si sono concluse. Ho appreso infatti, di alcuni testi girati sui canali social (benedizione e maledizione dei nostri tempi) tra i vari componenti le due liste e mi rivolgo a voi, cari ragazzi tutti, per dire la mia. La scuola, spesso considerata un semplice luogo di apprendimento, è in realtà un capolavoro complesso e dinamico, fondamentale per lo sviluppo della società. È il luogo dove si forgiano le menti del futuro, dove la conoscenza viene trasmessa e dove ogni individuo ha l'opportunità di scoprire e sviluppare le proprie potenzialità. Ma è anche un luogo di incontro e di socializzazione, dove si imparano le prime regole della convivenza civile. Qui si formano le prime amicizie, si sviluppano le prime dinamiche di gruppo e si imparano valori fondamentali come il rispetto, la solidarietà e la collaborazione. Ogni interazione, ogni discussione, ogni momento condiviso contribuisce a costruire un senso di comunità e di appartenenza.
Voglio prendermi un momento per ricordarvi quanto siano fondamentali correttezza e rispetto, non solo nei confronti degli altri, ma anche di voi stessi. Questi valori sono la base su cui costruire rapporti solidi e un ambiente in cui tutti possano crescere e contribuire al meglio.
Quando lavoriamo insieme, ricordiamoci che ognuno ha un ruolo importante e che il successo è possibile solo se ognuno fa la sua parte. La coesione del gruppo ci permette di superare gli ostacoli, di trovare forza e motivazione nei momenti difficili e di raggiungere obiettivi che da soli sembrerebbero impossibili. In merito alle recenti elezioni, desidero segnalare che la vittoria è stata ottenuta in un contesto che solleva diversi interrogativi riguardo alla correttezza del processo e la diffusione di messaggi e dichiarazioni denigratorie ha potenzialmente fuorviato l’opinione dei votanti, compromettendo il principio di un confronto trasparente e leale.Tali atteggiamenti hanno incluso episodi di distorsione dei fatti, il cui scopo apparente era quello di screditare i candidati avversari. Ritengo che simili comportamenti non rispettino gli standard etici che dovrebbero guidare una campagna elettorale (seppur scolastica) e danneggino la fiducia degli elettori nel processo democratico. Sminuire il lavoro svolto da altri, procacciarsi voti camuffando la realtà finisce col trasformarvi nella classe politica che tanto odiamo, quella che punta solamente al successo e agli interessi personali, che non si impegna per il raggiungimento di obiettivi comuni e tende a distruggere anziché portare avanti e costruire.
La missione principale della scuola è quella di formare cittadini consapevoli, critici e responsabili. È attraverso l'educazione che possiamo costruire un futuro migliore, più giusto e inclusivo. In queste settimane stiamo lottando per un traguardo importante, riaprire il nostro Delfico. Confido porteremo avanti tutti insieme questo impegno.
Impariamo quindi a sostenerci, a comunicare con rispetto e a lavorare come una squadra unita. Solo così possiamo davvero fare la differenza, sia per noi stessi che per gli altri.
Si vince insieme, ma bisogna volerlo.