Oggi 30 ottobre 2024 ricorre l’ottavo anniversario della “grande scossa” che ha costretto fuori casa migliaia di cittadini e ha vuotato diversi edifici pubblici ma la città sembra averlo dimenticato!
C’è qualcuno che non dimentica, tutti quelli ancora fuori casa, tutti quelli a cui – con le medesime modalità – è stata tolta la Scuola!
Si riesce ad immaginare cosa si viva quando, nel giro di poche ore, ti obbligano ad abbandonare la tua casa, il tuo posto di lavoro dove dovresti aiutare a crescere in serenità centinaia di ragazzi, senza sapere quando si potrà rientrare? E tutto questo perché nei precedenti otto (8) anni nulla si è fatto!
Proprio la chiusura della scuola, senza volerne discutere le ragioni, sembra aver risvegliato almeno quella parte dei cittadini che con essa hanno a che fare. Questo potrebbe far sperare che sotto la spinta della consapevolezza popolare si possa procedere finalmente alla RICOSTRUZIONE,di tutte le altre scuole, degli altri edifici pubblici e degli edifici residenziali pubblici, nei quali potrebbero tornare a vivere quelle centinaia di famiglie sfollate.
L’intervento della magistratura, invocato inutilmente per otto anni,in questo frangente sembra risolutivo e la sua accresciuta sensibilità alla problematica – si spera –possa velocizzare le pratiche di ricostruzione ma anche verificare la qualità della stessa, oltre che vagliare eventuali responsabilità, se ce ne fossero, per le condizioni attuali descritte.
Anna Di Ottavio
Rappresentante degli sfollati