Una trentina di volontari saranno impegnati dalle 8 di questa mattina con due cordate che risaliranno le pareti della vetta Orientale per l'ultimo tentativo e l'ultimo sforzo alla ricerca del disperso Giorgio Lanciotti. Il freddo e l'arrivo della neve decreteranno uno stop.
"Cercare il corpo di Giorgio Lanciotti dovrebbe essere un dovere oltre che un atto di umanità nei confronti della famiglia. Immaginate come possono stare i genitori, i fratelli, i nonni, i parenti e gli amici tutti, nell’immaginare che i resti del loro caro possano essere incastrati in una delle tante fessure del Paretone della vetta Orientale o sepolti sotto uno sfasciume di pietre e sassi. Un corpo lasciato in balia delle intemperie e degli animali, che deve essere individuato e recuperato. Cercarlo, dunque, è un atto d’amore, di solidarietà e di pietà che dovrebbe appartenere a tutti gli esseri umani", ha scritto Pasquale Iannetti nei giorni scorsi. Ed è proprio così.