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Screenshot_2024-11-11_alle_10.56.10.pngScreenshot_2024-11-11_alle_10.56.47.pngScreenshot_2024-11-11_alle_10.56.27.pngTra mille difficoltà, hanno ripreso le lezioni di mattina gli studenti del Delfico, "sfrattati" dal sequestro dell'immobile per opera della magistratura teramana. Lavori ancora da concludere al Pascal-Forti, e materiali di risulta lasciati lungo le strade degli ingressi di accesso, genitori e rappresentanti di classe in agitazione, arrivati in via Cona per constatare di persona la sistemazione dei loro figli. C'è ancora molto da fare. Il presidente della Provincia è uscito contro il Comune: Sindaco e assessore Tulli (quest'ultima presente per l'occasione sul posto al Forti, ma isolata in un angoletto,i l primo cittadino stamattina non è pervenuto per i selfie da nessuna parte) perchè il Comune non firma ancora i documenti per la scuola jolly, individuata alla media D'Alessandro e sulla Falcone-Borsellino i cui bambini devono essere trasferiti, ma il sindaco non fa sapere da un anno e mezzo dove, per far posto al liceo artistico. La Provincia è ferma per colpa del cronico immobilismo del Comune. Meglio la situazione al ristrutturato Consorzio ai Tgli, dove il locale è bello e nuovo, ma dove gli studenti potranno rimanere solo fino a fine agosto, prossimo anno scolastico tutti ai Mups, perché qui ci si trasferirà la Prefettura, per i famosi lavori nella sede storica del Corso. La Provincia non ha ancora presentato al tribunale di Teramo l'istanza di dissequestro, perché dovranno essere svolti altri accertamenti tecnici. Inoltrato, invece, quello in Cassazione.