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Gent.ma Redazione, ho letto la commovente lettera "era mio nonno" di Alfredo Giovannozzi. Mi ha ricordato molto la storia di mio nonno Fiorindo Di Filippo nato a Garrano il 14 febbraio 1904. Dopo le scuole elementari decise di fare il muratore, e con gli anni divenne talmente bravo da costruire tutte le case del circondario, fino al paese di Campli, con incredibile maestria e precisione, usando pietre di tufo, mattoni e legno di castagno. Il 4 novembre 1935 emigrò in Eritrea come operaio telegrafico per guadagnare il denaro sufficiente ad acquistare i terreni per fabbricare la sua casa. Anche lui fece immensi sacrifici per la famiglia. Ma io scrivo perché ho avuto l' onore di conoscere Franco Giovannozzi, lo zio del signor Alfredo Giovannozzi autore della lettera. Quando decidemmo di ristrutturare la casa di mio nonno Fiorindo, il signor Franco ci forni il materiale necessario alla ristrutturazione, compreso il marmo di trani rosa per la scalinata interna e il travertino per la pavimentazione esterna. Mi ricordo che venne lui personalmente a consegnare tutto il materiale e a montarlo di persona. Un giorno mentre preparava il travertino che rivestiva i gradini dell' ingresso principale mi disse: "Daniela, ti è capitato un pezzo di onice nel marmo....ti porterà fortuna!" Quando al termine dei lavori andai nell' ufficio di viale Crispi per il saldo Franco mi diede un colpo al cuore. "Purtroppo ti devo dare una brutta notizia, mi sono ammalato... Mi hanno diagnosticato un cancro al pancreas" Poi mi disse ancora: "forse dipende dal lavoro, con gli anni si respira tanta polvere..." Ma io a queste cose non ho mai creduto, sono molto fatalista. Quando Franco morì il dolore fu grande e piansi moltissimo, perché era una persona buona, per bene, onesta, precisa proprio come suo padre Alfredo. Ogni tanto lo vado a trovare a Cartecchio, giro lo sguardo verso l' alto perché la sua tomba si trova in alto, verso il cielo. Ma sono sicura che lui da lassù volge lo sguardo a noi quaggiù che ancora lottiamo per dare un senso alla nostra vita.

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